La consapevolezza è un’arte che richiede una delicata sintesi tra vivere il presente e accedere al sapere del passato. In ogni momento, le decisioni che prendiamo si fondano su una combinazione di esperienze pregresse, intuizioni e capacità di osservare ciò che accade nel momento presente. Ma come possiamo davvero allenarci per entrare in uno stato di “flow”, quel flusso naturale dove azione, consapevolezza e intenzione si fondono in un unico movimento armonioso?
Leggere il Presente: Accoglienza o Conoscenza
Il presente può essere vissuto in due modi: con il sapere che abbiamo acquisito o con l’accoglienza pura, priva di giudizio. Quando tocchiamo il mondo – fisicamente, emotivamente o mentalmente – possiamo scegliere di farlo con un approccio analitico o con una connessione autentica. L’ideale è trovare un equilibrio che ci consenta di scegliere consapevolmente.
La consapevolezza inizia nel momento in cui ci chiediamo: “Dove sto ponendo la mia attenzione? Sto vivendo il presente o sto reagendo sulla base del passato?” Questa domanda diventa essenziale per bilanciare le nostre scelte e mantenere uno stato di centratura.
Il Punto di Contatto: I Cinque Sensi e la Consapevolezza
Il punto di contatto è l’istante in cui ci connettiamo al mondo attraverso i sensi. Tuttavia, spesso non poniamo abbastanza attenzione a ciò che percepiamo, e quindi non siamo pienamente consapevoli. La vera consapevolezza emerge quando utilizziamo i cinque sensi non solo per verificare la realtà esterna, ma anche per esplorare ciò che accade dentro di noi.
Raggiungere questa consapevolezza significa allenare il corpo e la mente a riconoscere segnali come il respiro, la temperatura, i flussi energetici e le emozioni. La centratura, ovvero il mantenimento di un equilibrio tra tutte queste energie, diventa la chiave per vivere in armonia con noi stessi e il mondo.
Il Flow: Essere Come l’Acqua
Bruce Lee diceva: “Sii come l’acqua.” L’acqua si adatta, fluisce, trova sempre il modo di superare gli ostacoli. Essere nel flow significa essere totalmente presenti e ricevere, senza resistenze. Quando siamo nel flow, non dobbiamo scegliere consciamente: è come se il mondo ci dicesse cosa fare. Questo stato, tuttavia, richiede un equilibrio tra metodo e qualità: sapere osservare e ascoltare, ma anche allenare il corpo e la mente per essere lì, nel momento presente.
Consapevolezza e Intenzione: La Differenza tra Potere e Potenza
La differenza tra potere e potenza è fondamentale nella pratica della consapevolezza. Il potere è immediato e temporaneo, ma c’è sempre qualcuno più forte. La potenza, invece, è un movimento continuo, un’energia che scorre e si adatta. È ciò che guida lo stato di flow e ci permette di agire in armonia con il contesto.
Questa filosofia si rispecchia anche nelle arti marziali, dove il coaching non riguarda solo la tecnica, ma anche la scoperta di sé. Per questo motivo, esercizi come la respirazione consapevole o l’osservazione delle proprie sensazioni diventano strumenti essenziali.
Le Quattro Piattaforme: Presenza, Scelta, Contatto e Centratura
Per allenare la consapevolezza, possiamo immaginare quattro piattaforme su cui lavorare:
1. Presenza: Essere totalmente nel momento, dove l’intenzione non è vuota ma diventa un faro.
2. Scelta: Riconoscere che ogni decisione si basa su un equilibrio tra passato, sapere e intuizione.
3. Contatto: Utilizzare i cinque sensi per connettersi al mondo esterno e interno.
Centratura: Mantenere le energie in equilibrio, attraverso la respirazione, la stabilità del corpo e la consapevolezza dei flussi energetici.
L’Arte della Consapevolezza: Filosofia e Pratica
La consapevolezza è un’arte che combina filosofia e tecnica. Come un “peaceful warrior”, un guerriero pacifico, dobbiamo lavorare su di noi attraverso esercizi di respirazione e introspezione, ponendoci domande profonde: Chi sono? Quale strada sto prendendo? Qual è la mia guida interiore?
Nel coaching, condividere il sapere non è solo un atto altruistico, ma un modo per imparare e crescere. Spiegare, mostrare e saper fare sono parte dello stesso processo. Come ci si allena a essere presenti? Come si impara ad ascoltare davvero? La risposta sta nella pratica continua, nell’osservazione e nella volontà di mettersi in gioco.
Conclusione: Il Punto di Vista Totale
Immaginate il vostro io come un grande schermo. Più i pixel sono definiti, più vedete chiaramente. Tuttavia, quei pixel rappresentano anche separazioni: imparare a guardare sia l’insieme che il dettaglio è il segreto per mantenere un “punto di vista totale”. Solo bilanciando presenza, consapevolezza e flusso possiamo vivere in armonia e raggiungere una vera maestria interiore.
La consapevolezza, dunque, non è solo una pratica; è una strada per vivere pienamente.