Quando si parla di attività outdoor ci si riferisce ad attività che si svolgono in spazi all’aperto, che stimolano l’apprendimento grazie all’esperienza.
L’intento legato allo svago è senza dubbio quello di aiutare il team a fare gruppo, a conoscersi e a migliorare la collaborazione, ma le finalità non si limitano soltanto a questo aspetto: il team building è anche formativo e, a seconda di ciò che si vuole mettere alla prova, può permettere di sviluppare leadership, comunicazione, resilienza, creatività, motivazione, pensiero laterale, capacità organizzative, problem solving, fiducia e condivisione, gestione dello stress, spirito di squadra, gestione del tempo.
Le attività outdoor infatti permettono ai partecipanti di uscire dagli schemi, dalla loro zona di comfort e di sviluppare competenze come il pensiero laterale e la resilienza.
Queste attività permettono di consolidare la capacità di resistere con successo alle avversità, trasformando le situazioni di cambiamento in un’opportunità di crescita.
Partiamo dal presupposto che quando veniamo colpiti da eventi sconvolgenti non saremo mai più gli stessi. O riusciamo a farvi fronte, o diventiamo migliori o finiamo per piegarci su noi stessi, o ne usciamo più forti o più deboli. Essere resilienti significa sapersi risollevare da eventi di vita che possono farci sentire completamente travolti e annichiliti. Quando le persone resilienti si ritrovano con l’esistenza sconvolta sanno gestire i propri sentimenti ed emozioni senza lasciarsene sopraffare. Quando vengono colpite e atterrate non sono immuni dal dolore, dalla rabbia, dalla confusione, dalla frustrazione, ma non lasciano che queste emozioni si impossessino permanentemente di loro. Anzi spesso capita che non solo riescano a superare indenni il brutto momento ma ne escano più forti di prima.
La resilienza è la capacità di mantenere elevata la motivazione verso gli obiettivi nonostante la presenza di difficoltà. E’ la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, è cioè la capacità di non soccombere e riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Resilienti si nasce o si diventa?
Come in tutti i comportamenti si decide di adottarlo. La resilienza è una importante qualità da coltivare, da cercare dentro noi stessi.
Il pensiero laterale anch’esso è una soft skill che ci permette di essere creativi e di conseguenza risolvere i problemi in modo non scontato. E’ l’abilità di pensare in modo creativo o “fuori dagli schemi” per risolvere un problema, vuol dire guardare le cose da una prospettiva diversa, al fine di trovare risposte che non sono immediatamente evidenti.
La creatività in azienda è una risorsa molto preziosa, poiché può contribuire a creare nuove opportunità, a risolvere problemi complessi e a differenziarsi dalla concorrenza.
Lo scopo è infatti deviare per un attimo da quello che appare come il percorso più diretto, cioè verticale, mettendo per un attimo da parte le soluzioni che ci sembrano ovvie e immediate.
Le attività outdoor aiutano ad allenare il pensiero laterale uscendo da processi ormai schematizzati da anni in azienda.
Fare attenzione a qualche stimolo esterno una volta ogni tanto permette infatti di rompere gli schemi con i vecchi modelli comportamentali, cioè con la tendenza a fare affidamento esclusivamente sul pensiero logico.
Le sfide, per loro stessa natura, ci impongono di liberarci dai limiti del pensiero “abituale”.
In altre parole, bisognerebbe ragionare come se esistesse sempre un modo migliore per arrivare a una soluzione, anche se una soluzione è già stata adottata oppure non ci sono problemi in vista.
Le aziende che investono nella creatività dei loro dipendenti e nella creazione di un ambiente di lavoro stimolante e incoraggiante possono vedere benefici significativi per il proprio business.
“TENDIAMO A RICORDARE QUELLO CHE DICIAMO E FACCIAMO A DISTANZA DI TEMPO RISPETTO A QUELLO CHE VEDIAMO E LEGGIAMO”
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